Lampedusa che cosa è la meditazione. L'unico luogo dove l'impossibile diventa possibile... dentro di te.
Meditazione.
- “Il termine meditazione è oggetto di molti preconcetti. La maggior parte della gente immagina un guru barbuto che siede in cima a una montagna, immune agli elementi, perfettamente immobile; oppure un monaco con una veste modesta, il viso illuminato da un grande sorriso misterioso; o una bellissima donna dalla pelle levigata che appare sulla copertina di una rivista, con raffinati abiti da yoga, serena e libera dalla schiavitù di tutte le impellenze della vita quotidiana.
Vedendo queste immagini, molti di noi potrebbero credere che la disciplina richiesta dalla meditazione sia inattuabile fuori dalla loro portata e al di là delle loro capacità. Alcuni potrebbero credere che questa pratica spirituale non sia conforme alla loro fede religiosa. E altri sono semplicemente disorientati dall'infinita varietà di meditazioni esistenti e non riescono a decidere da dove cominciare.
Ma “questa cosa” non deve essere così difficile o disorientante. Lo scopo della meditazione è portare la consapevolezza oltre la mente analitica per raggiungere livelli di coscienza più profondi.
Nella meditazione non ci spostiamo solo nella mente conscia al subconscio, ma anche dall'egoismo all'assenza di ego, dall'essere qualcuno all'essere nessuno, dall'avere un corpo all'essere incorporei, dall'essere materialisti all'essere immateriali, dall'essere in un luogo all'essere in nessun luogo, dall'essere nel tempo al di fuori dal tempo, dal credere che la realtà sia il nostro mondo interiore e, quando ci arriviamo, entriamo in una condizione “asensoriale” : il mondo del pensiero oltre i sensi.
La meditazione ci porta dalla sopravvivenza alla creazione, dalla separazione alla connessione, dallo squilibrio all'equilibrio, dalla modalità di emergenza a quella della crescita e riparazione, dalle emozioni limitanti della paura, della rabbia e della tristezza a quelle espansive della gioia, della libertà e dell'amore. In sostanza dall'essere aggrappati da ciò che è noto passiamo ad accogliere l'ignoto.”-. j. D.
k.oR